Partiamo dal principio

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Come ogni storia che si rispetti, partiamo dal principio: chi è e che cosa fa l’organizzatore di eventi?

Chi non fa parte del settore ha l’idea che questa figura si diverta prendendo parte a progetti interessanti, a cene, mostre, animazioni, ecc. L’organizzatore di eventi spesso tratta un tema “ludico” e il pubblico vede solo la conclusione di un lungo percorso che sfocia con la realizzazione dell’evento stesso.

In realtà il ruolo dell’event manager è ben più complesso. L’organizzatore di eventi è un professionista che deve avere competenze che spaziano dalla comunicazione al marketing, dalla logistica al budgeting, dalle pubbliche relazioni al copy writing.

Soprattutto chi lavora in realtà medio/grandi differenzia l’event manager da quella dell’event planner, ma a mio parere, queste due figure coincidono e devono avere la gestione del progetto a 360 gradi.

Oltre ad avere una formazione basata sui principi della comunicazione e dell’economia, l’event manager deve possedere caratteristiche altrettanto importanti. Deve saper coordinare collaboratori e fornitori, gestire gli imprevisti e soprattutto organizzare il tempo, variabile fondamentale.

Quando mi chiedono in cosa consiste il mio lavoro, spesso e volentieri lo paragono a quello del regista: vale a dire colui che sta dietro la macchina da presa e riesce ad osservare il progetto da un’ottica diversa. Colui che decide quando rifare la scena, modificarla o tagliarla. Colui che dà inizio al film e rimane ad assistere allo spettacolo pronto ad intervenire nel caso sorgessero problemi.

Le caratteristiche fondamentali per portare a termine un progetto di qualsiasi genere sono sicuramente: la passione, la ricerca e un workflow efficace.

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